TRA FINZIONE E REALTA' 2

*billaly*

Posted on 19/11/2008, 15:24

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Mi dispiace Ely, non so che dirti... Io al tuo posto, visto che hai l' età per poterlo fare, mi troverei un lavoro qualsiasi e me ne andrei prima possibile, non hai nessuno che ti possa ospitare?

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Trilly76

Posted on 19/11/2008, 15:39

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no a Torino no, avrei un'amica a Ferrara che vive da sola, ma non voglio lasciare la mia città, devo riuscire a trovarmi un nuovo lavoro e poi il primo buco che trovo mi ci infilo, voglio il mio spazio la mia libertà

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*billaly*

Posted on 19/11/2008, 15:42

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Vai Ely, cazzuta così mi piaci!!!!

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Trilly76

Posted on 19/11/2008, 15:47

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Grazie Mamy

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anche tu mi raccomando ti vogliamo cazzutissima e scrivi sto capitolo !!!

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.nemì ~

Posted on 19/11/2008, 15:48

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CITAZIONE

Amò hai cambiato nuovamente nick?

Sì...

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*NaNa HaChi*

Posted on 19/11/2008, 18:36

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*-*
T.T

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*billaly*

Posted on 19/11/2008, 22:52

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Mi uppo intanto....

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*billaly*

Posted on 20/11/2008, 13:32

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CAPITOLO 129

22 Luglio 2008 ore 11.47

“ Noe, a che stai pensando?” Chiese Georg accarezzando i capelli della ragazza che gli stava appoggiata sul petto nell’ angusto spazio dello sdraio. Lei sollevò il capo sorridendo.
“ A come sarebbe meraviglioso rimanere per sempre così…” si tirò su per dargli in bacio sulla bocca.
“ Georg, io non voglio tornare a casa mia…”
“ Il bassista sospirò. Anche per lui il pensiero di separarsi da Noemi era tutt’ altro che allettante.
Se solo fosse stata un paio d’ anni più grande… almeno non avrebbe dovuto combattere con i genitori di una ragazza minorenne.
“ Amore, non hai alternativa, almeno non per il momento…” Sussurrò tristemente.
“ Non voglio esser punita per l’ ennesima volta a causa del mio amore per te. Mia madre non capirà mai che il sentimento che proviamo l’uno per l’ altra è forte ed importante. E soprattutto sincero. Tu per lei non sei altro che un approfittatore senza scrupoli. Se non fosse così ipocrita avrebbe già chiamato sul serio i Carabinieri.. Ma almeno lo facesse per un senso di protezione nei miei confronti… in realtà lei non l’ ha fatto per non creare uno scandalo. Per mia madre l’ apparenza è fondamentale..”
“ Mi dispiace terribilmente Noemi…”
“ Io voglio venire in America con voi….” Gli occhi le si riempirono di lacrime nel pronunciare quella supplica con voce strozzata.
Georg la strinse forte a sè, quasi soffocandola.
Da qualche giorno gli balenava in testa un’ idea che lo spaventava ma che al tempo stesso l’ unica via d’ uscita.
Un’ auto conosciuta a Noemi si fermò stridendo sulla ghiaia del cortile. Per un attimo il cuore smise di batterle, ma poi riprese più o meno regolare, quando dalla macchina scese suo padre.
Si alzò immediatamente dallo sdraio e gli andò incontro, seguita da Georg.
L’ uomo l’ abbracciò, cullandola tra le sue braccia, mentre anche tutti gli altri andarono verso di loro.
“ Antonio…” lo salutò Chiara, tendendogli una mano.
“ Papà che ci fai qui?”
“ Devo parlarti….”
“ Ok…” Lo precedette all’ interno della casa.
“ Vi siete sistemati alla grande…” Constatò guardandosi intorno.
“ I tuoi amici non badano a spese…” Continuò, mettendosi seduto sul divano ed invitando la figlia a fare la stessa cosa.
“ Papà che succede?”
“ Stamattina quando ti ha chiamata, ero presente anche io… Dopo la telefonata io e tua madre abbiamo discusso di brutto. Non le andava giù il fatto che fosse stata tenuta all’ oscuro del piano. Le ho spiegato che non ti avrebbe mai dato il consenso per questa vacanza, se avesse saputo..”
“ E allora?” Chiese poco convinta.
“ Me ne sono andato….L’ ho lasciata… Non ce la faccio più a sopportare la sua cattiveria nei tuoi confronti e anche nei miei. Io ho amato tua madre con tutto il mio cuore, ma ora questo è troppo. Ti sta distruggendo, mi sta distruggendo… E’ diventata una donna arida, priva di sentimenti…”
Noemi si appoggiò a suo padre. Quell’ uomo grande e grosso che ,quand’ era bambina, la portava sulle sue spalle, era infinitamente piccolo e privo di difese in quel momento.
“ Papà, mi dispiace…” Borbottò tra le lacrime.
“ E’ tutta colpa mia…”
“ Non dispiacerti Noemi, era una cosa che andava fatta da tempo…”
“ E ora che faremo papà? Hai un posto dove stare? E Lorenzo?”
“ Per il momento, sto da zio Franco e poi vedremo…Lorenzo è dalla nonna..”
“ E io?” Chiese in preda al panico. Tornare a casa manco se ne parlava se non per prendere le sue cose.
“ Ecco appunto..Che farai tu?”
“ Non lo so papà, devo decidere io?!”
Questo era un incubo che si trasformava in un bellissimo sogno.
“ Io voglio che tu sia felice Noemi, anche se non nascondo che la tua giovane età e quello che so per certo che avresti intenzione di fare, non mi vanno molto a genio..”
In quell momento Chiara entrò nel salone seguita da Georg.
Noemi si alzò dal divano e prontamente si avvicinò al bassista.
“ Vieni ti presento mio padre…. Puoi parlargli in inglese…”
“ Papà lui è Georg..” disse con orgoglio tenendolo per mano.
L’ uomo sorrise, tendendogli la mano: “ Piacere Georg, io sono Antonio…”
Chiara li osservava, felice di poter finalmente riabbracciare il suo fratellone. Non aveva creduto un solo istante che lui fosse contrario alla storia tra Noemi e Georg, ma si era comunque stupida del suo atteggiamento ottuso. Ora sapeva che ciò era stato messo in atto unicamente per tentare di ricomporre quell matrimonio che faceva acqua da tutte le parti.
“ Potete venire a stare da me a Roma, ho un sacco di posto….” Disse la donna senza pensarci neppure per un secondo.
“ Come farò col lavoro? E tu con la scuola?”
“ Beh, intanto ad agosto hai un mese di ferie. Nel frattempo potresti vedere se ti trasferiscono con l’ ufficio… E Noemi è stata bocciata… la prenderanno ugualmente, anche se le iscrizioni sono già terminate da un pezzo.”
“ Sì papà ti prego andiamo a Roma da Chiara!! Ti hanno chiesto così tante volte di trasferirti!!!” esclamò stringendo la mano di Georg che non aveva capito una parola.
L ‘espressione di Noemi però non lasciava ombra di dubbio. Erano senz’ altro buone notizie.

“ Aly? Scusa ma non sento più il braccio….” Il moro cercava di assumere una posizione umana, ricomponendosi sul folto tappeto della camera da letto.
Gli aveva dato del conservatore, ma ora si sarebbe sicuramente ricreduta.
Il letto era inviolato e le lenzuola erano ancora belle stese.
Si erano ritrovati completamente nudi forse ancor prima di chiudere la porta alle loro spalle.
“ L’ aria del mare è decisamente eccitante..” Gli aveva sussurrato roco, sbattendola contro la parete, mentre le sue labbra tracciavano sul suo corpo una linea infuocata e le mani la accarezzavano audacemente, ed invitavano lei a fare altrettanto.
Era stato tutto molto breve, ma incredibilmente intenso. Alice si stupì ancora una volta di come fosse sufficiente guardare i suoi occhi per provare un brivido di eccitazione.
Sdraiata su quell tappeto si sentiva la ragazza più felice del mondo. Sollevò il capo per dar modo a Bill di muovere il braccio.
“ Ahia, me lo sento tutto informicolato!..” Protestò, massaggiandoselo.
“ Scusami, è che la mia testa è troppo pesante!” Scherzò lei baciandolo su un capezzolo.
“ Ma non sarà per colpa del cervello credo!”
“ No? E di chè allora? Ti ricordo che hai davanti a te una diplomata col massimo dei voti, nonchè tuo genio personale, nonchè l’ unica donna della tua vita!!” Disse lei in tono solenne.
“ Ti sei fregiata di troppi meriti!! Per me sei solamente Alice…”
Lei lo guardò delusa.
“ Come solo Alice?”
“ Alice con annesso tutto il paese delle meraviglie…. Ti amo così tanto che a volte stento a crederci!”
La ragazza si avvicinò al suo volto fino a sfiorargli la punta del naso.
“E tu sei il mio cuore…senza di te non potrei più vivere….”

COMMENTINI, BITTE!!

Edited by *billaly* - 20/11/2008, 16:43