TRA FINZIONE E REALTA' 2

Appunto per questo che lei doveva far in modo che questa situazione si sbloccasse.. per la sua amica, così tenera e perdutamente innamorata a cui lei voleva una mondo di bene e per Georg, quel pasticcione imbranato che non riusciva a dirle ti amo….

Danke a tutte bimbe!! VVB!

“ Mi manchi Georg...e grazie ancora per stasera, mi hai fatto vivere in un sogno!” “ Anche tu mi manchi, piccola..... ho così voglia di vederti!” “ Non dire così Georg, lo sai che poi ci sto da cani!!” “ Ma io non voglio che tu stia male! E’ così terribile sentirsi dire da una persona che gli manchi?” “ Sì se la persona in questione sei tu…” “ Io? Che ho fatto stavolta?” “ Esisti Georg… e mi sconvolgi ogni giorno la vita…”

“ Beh, allora avrei sfoderato tutto il mio fascino e li avrei convinti che sono il miglior ragazzo del mondo! Quand’è che me li farai conoscere?” “ Non so dimmi tu...Se ci tieni veramente...” “ Certo che ci tengo! E poi se io fossi genitore vorrei sapere almeno che faccia ha quello che mi porterà via la figlia!”

“ Non si sa mai, in un mese possono cambiare un’ infinità di cose....” “ Sei troppo misterioso Gus, che hai in mente?”

“ Tom... ti do un calcio nelle palle, se non la pianti!” Gli gridò seria guardandolo dritta negli occhi.

“ Ok, come vuoi.... Ti faccio un massaggino?” “ Sì, magari....” “ Dove lo vuoi?” “ TOM!”

A Bill brillavano già gli occhi: Si apprestava a fare la sua seconda attività preferita: Shopping!!

La ragazza aveva già preventivato un aggravamento della sua emicrania. Infatti così fu: rimasero nel negozio per ben due ore e Bill fece la felicità dei commessi….”

“ Esisti Georg… e mi sconvolgi ogni giorno la vita…”

“ Beh, allora avrei sfoderato tutto il mio fascino e li avrei convinti che sono il miglior ragazzo del mondo!

Ma non sarà troppo presto?” Chiese titubante la ragazza. “ Presto, perchè? Io ti amo Benedetta....” Il cuore della ragazza esplose di felicità. Era la prima volta che lui glielo diceva così apertamente.

Tom, cazzo, ho mal di testa, lasciami in pace un pò....” “ Ok, come vuoi.... Ti faccio un massaggino?” “ Sì, magari....” “ Dove lo vuoi?” “ TOM!” Bill uscì dal bagno, perfettamente truccato e pettinato. “Alla buon ora! Credevamo ci fossi morto lì dentro!”

La ragazza aveva già preventivato un aggravamento della sua emicrania. Infatti così fu: rimasero nel negozio per ben due ore e Bill fece la felicità dei commessi….”

“ Esisti Georg… e mi sconvolgi ogni giorno la vita…”

“ Beh, allora avrei sfoderato tutto il mio fascino e li avrei convinti che sono il miglior ragazzo del mondo! Quand’è che me li farai conoscere?”

“ Bill, ti vuoi sbrigare?! E’ mezz’ ora che sei in bagno!” gli urlò Gaby dal soggiorno, mentre cercava di respingere gli assalti di Tom. “ Che ti avevo detto? Facevamo più che in tempo, amore mio!” Disse il rasta baciandole il collo. “ Uffa, sei un maniaco, abbiamo fatto anche stamattina!” “ Stamattina? Ma era un secolo fa!” esclamò continuando a baciarla mentre le mani si insinuavano sotto la maglietta, per posarsi sui suoi seni. “ Tom... ti do un calcio nelle palle, se non la pianti!” Gli gridò seria guardandolo dritta negli occhi. Lui assunse l’ espressione di un cagnolino bastonato. “ Vigliacco, non mi guardare così!” “ Così come?” Chiese malizioso riprendendo a baciarla. “ Tom, cazzo, ho mal di testa, lasciami in pace un pò....” “ Ok, come vuoi.... Ti faccio un massaggino?” “ Sì, magari....” “ Dove lo vuoi?” “ TOM!” Bill uscì dal bagno, perfettamente truccato e pettinato. “Alla buon ora! Credevamo ci fossi morto lì dentro!” Gli disse il fratello, sistemandosi il cappellino sopra la fascia che teneva i dread all’ indietro. “ Ma ho fatto più presto che potevo!” “ Presto? Tra un pò ‘Decoy’ chiude, se andiamo avanti di questo passo!” brontolò la bionda. “ E tu poi che devi anche scegliere un regalo per Alice, ci farai notte....” “ Ma il tempo ce l’abbiamo no?” “ Dobbiamo prendere un aereo domani, ricordati!” Lo prese in giro il fratello, mentre abbracciava Gaby. “ Siete due stronzi! La prossima volta mi farò accompagnare da Dunja o Nat!”
Il rasta parcheggiò la Cadillac in Marktstrasse, davanti al negozio. A Bill brillavano già gli occhi: Si apprestava a fare la sua seconda attività preferita: Shopping!! Gaby e Tom di tutt’altro avviso, lo seguirono ormai rassegnati. La ragazza aveva già preventivato un aggravamento della sua emicrania. Infatti così fu: rimasero nel negozio per ben due ore e Bill fece la felicità dei commessi….”